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ITINERARIO DEI CASTELLI NELLE PROVINCIE SICILIANE


 

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?


(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)





Alla fine del XIX sec. il cimitero “vecchio”, che sorgeva nella zona di Colleorbo fu abbandonato per essere trasferito in una zona ritenuta allora più idonea. Così nel 1889, su ordine del prefetto Pennino si diede inizio alla costruzione del Cimitero Comunale a circa trecento metri ed a Sud-est dell’abitato.Meridiana
Inizialmente aveva “la forma di due quadrati di diversa grandezza uniti tra loro in modo che il prospetto riesce formato da una linea spezzata ad angolo retto; una parte del prospetto lunga 26 m è volta a ponente, l’altra lunga 70 m a mezzogiorno” con una estensione di circa 18700 mq. Nel 1896 era già ultimato dopo aver chiuso e bonificato il primo sito funerario del Colle Orbo (a sud di Palazzolo); con un “maestoso” portone d’ingresso decorato da pregevoli bassorilievi dove possiamo ammirare una Meridiana (orologio solare) ed una muraglia alta due metri e cinquanta che lo racchiudeva, con un fabbricato di circa 192 mq con le stanze del custode, la sala per autopsia, la camera mortuaria ed altri ambienti per i servizi del cimitero.
In questo secolo il cimitero ha subito una continua serie di allargamenti fino alle enormi dimensioni attuali.
Il cimitero monumentale - le granzi cappelle gentilizie, i mausolei, le cappelle borghesi, i monumentini, le semplici sepolture -rimane quello racchiuso nei due quadrati iniziali con opere create e scolpite tra il 1890 ed il 1940. E'considerato come il più elegante del siracusano per i suoi sepolcri in stile liberty con elegantissimi motivi decorativi. Le più importanti e grandi cappelle sorgono lungo le mura di cinta, mentre le sepolture semplici fiancheggiano i viali.
Si potranno ammirare le sculture e i bassorilievi dei Giuliano, di Gibilisco, Storaci, le creazioni in cemento di Moschetti, i fregi e i preziosi intagli di Garofano, Buccheri, Talleri, Greco etc., e le semplici ed ingenue opere di tanti anonimi, onesti, scalpellini.
Rimane superfluo elencare le cappelle più notevoli, i monumenti di maggior pregio artistico o le opere più importanti; il visitatore si renderà subito conto del valore e del pregio artistico delle varie sepolture e dei vari monumenti. Da ammirare le Cappelle sepolcrali delle famiglie Iudica, Messina - Bibbia, Messina - Mazzarella e Musso oltre ad altre cappelle e sepolcri di una certa imponenza opera di scalpellini sconosciuti. Esse sono divise tra loro da viali caratterizzati da una elegante vegetazione sempreverde, di cui fanno parte i Cipressi, chiamati in siciliano "I Pieri re muorti" (significante "Gli alberi dei morti") poichè questi alberi venivano un tempo piantati solo nei cimiteri. Più in la vi è il Cimitero Nuovo in cui sono poste cappelle e sepolcri nuovi.





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