Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa di S. Maria di Piazza Vecchia - Piazza Arme
Il santuario di "Piazza Vecchia" si trova sull'omonimo colle armerino il cui toponimo è legato più alla leggenda che alla storia.La tradizione vuole che sul posto esistesse fin dall’epoca bizantina un cenobio di monaci basiliani sopravvissuti al dominio saraceno, presso il quale il Conte Ruggero avrebbe lasciato, sotto la protezione di una guarnigione di fedelissimi arroccati in un castello, cui si attribuiscono i ruderi oggi esistenti, l’Immagine della Madonna che aveva ricevuto dal Papa perchè gli propiziasse la vittoria sui Saraceni. Secondo la stessa leggenda accanto al monastero esisteva la vecchia Piazza (Plutia), prima che Guglielmo I la distrugesse nel 1161, seppellendo sotto le macerie la venerata immagine. Non si hanno elementi che nel sito esistesse la Vecchia Piazza, ma quello che è certo è che nel 1148 la località era già denominata Piazza vecchia, senza che ancora esistesse la nuova, e veniva donata con tutto il piano Armerino dal Conte Simone all’Ordine del Santo Sepolcro, insieme alla chiesa di Sant’Andrea.
Comunque nel 1348 vi fu rinvenuta per "miracolo" l’Immagine della Madonna bizantina, che fu portata in processione in città durante la peste e da allora è custodita nella Chiesa Madre per esservi onorata e venerata.
Le strutture attuali della chiesetta e dell’attiguo convento sono senz’altro posteriori a tale data ed alcune sono anche abbastanza tarde. Si accede alla chiesetta per una specie di vestibolo aperto lateralmente; l’interno, ad una sola navata con abside, pare sia ricavato da una chiesa più antica triabsidata di cui restano tracce; contiene tre altari ornati di bassorilievi, rappresentanti l’«Eterno Padre», un «Evangelista», l’«Angelo dell’Annunciazione», lo «Ecce Homo», che il prof. E. Maganuco ha attribuito a Domenico Gagini (+1492). Ogni anno ancora l'ultima domenica di aprile l'immagine (una copia di quella custodita in Cattedrale) viene portata alla Chiesa degli Angeli e da lì portata in processione il 3 maggio nella chiesetta di Piazza Vecchia con festeggiamenti che assumono la connotazione di una festa popolare di primavera.